Macchie scure, denti ingialliti e colore non omogeneo? Molti desiderano un sorriso candido e brillante, ma per averlo è importante ricorrere allo sbiancamento dentale praticato dalle mani esperte di un igienista.
Occorre tener presente, tuttavia, che lo sbiancamento denti non è una pratica adatta a tutti in ogni momento.
Principali cause dei denti gialli o macchiati
Il motivo principale che induce il paziente a sottoporsi allo sbiancamento dentale è la discromia della superficie e dello smalto, che può a sua volta avere diverse cause: nel caso di alterazione irreversibile della dentina dovuta a danni traumatici, malattie (come, ad esempio, la florosi), difetti congeniti o assunzione di particolari farmaci, lo sbiancamento denti sarà più difficoltoso.
Viceversa, le discromie dello smalto prevalentemente legate al consumo di cibi e bevande fortemente pigmentanti (caffè, tè, coca cola), al fumo, alla scarsa igiene orale e all’invecchiamento, sono più facilmente risolvibili.
In cosa consiste lo sbiancamento denti
Lo sbiancamento denti è un processo chimico di ossido-riduzione, eseguito utilizzando due agenti sbiancanti sotto forma di gel: il perossido di idrogeno e il perossido di carbammide.
Questa tecnica può essere effettuata su entrambe le tipologie di discromie, cambiando la percentuale di utilizzo degli agenti sbiancanti: per la pigmentazione causata da agenti esterni quali cibi, bevande e fumo, non è possibile usare più del 6% di perossido di idrogeno e più del 18% di perossido di carbammide; mentre per le discromie molto gravi, causate da patologie, si può arrivare fino al 38-40%.
Nella maggior parte dei casi, una sola seduta si rivela risolutiva. In seguito, si raccomanda al paziente di mantenere il risultato seguendo stili di vita corretti e adottando una buona igiene orale: solo in questo modo l’effetto dello sbiancamento denti si prolunga nel tempo.
Quando lo sbiancamento denti è controindicato
Esistono casi in cui il dentista sconsiglia di procedere allo sbiancamento denti.
Se una persona soffre di ipersensibilità dentinale, ad esempio, potrebbe avvertire ancor più fastidio durante e a seguito della procedura. In questo caso è meglio rimineralizzare i denti e imporre una dieta priva di cibi e bevande acidi per almeno una settimana, al fine di ristabilire l’equilibrio del cavo orale.
Chi desidera sottoporsi a questo tipo di trattamento deve sapere che in presenza di otturazioni precedenti il colore non tornerà mai completamente omogeneo.
Lo sbiancamento dentale si consiglia, generalmente, dai 18 anni in poi.
Prenota subito una visita, un trattamento specialistico o uno dei nostri servizi personalizzati chiamando i numeri +39 0984 23493 | +39 345 627 1810